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SIRENA D’A-MARE

Cosa bisogna fare per vivere nel mondo delle sirene?

Devi scendere in fondo al mare, molto lontano.

Così lontano che il blu non esiste più…

E restare con loro per l’eternità.

Allora le sirene  verranno verso di te

A giudicare l’Amore che gli offri.

Se è sincero, se è puro,allora…

Ti accoglieranno per sempre.

(Jaques Mayol)

 

Ero un apneista specializzato in assetto costante ed uso di monopinna, il mio ‘record’ era 70 m senza dunque toccare il cavo nella risalita e nella discesa…

Mi allenavo spesso a largo dell’Area Marina Protetta Capo Gallo – Isola delle Femmine, ed ogni tanto quando scendevo in estate, accontentavo mio figlio in un gelato nella piazzetta di Mondello antistante la statua in bronzo de la ‘Sirenetta che guarda il mare’, opera incompiuta di Nino Geraci. Mio figlio era nato dall’incontro con un amica storica diver con cui ci si vedeva ogni tanto da oltre 20 anni, nei nostri ambienti estivi e di mare… L’unione di mare e passione mi aveva dato Jacques nome dato in onore di Mayol. Un giorno Jaques mi chiese della sirenetta di Mondello ed io essendo che da molti anni girovago di mari e terre per allenarmi con i record, non sapendo cosa raccontargli, inventai per via traslata, la storia di me e Arjal, la quale si era trasferita ormai a Mondello per aprire un Diving.

C’era una volta un apneista di Palermo che conobbe una meticcia tunisina che lavorava con i divers di Sferracavallo. Da vent’anni Edmondo conosceva il fratello Kamir anche lui apneista tunisino trasmigrato a Palermo e grande conoscitore delle coste nordafricane e siciliane. Un giorno Kamir portò con sé per gli allenamenti la sorella e lui se ne innamorò a prima vista. Tra loro nacque una flirt estivo che durò vent’anni, eh si perchè Edmondo viaggiava molto e tornava a trovare Kamir, la sua amata Palermo ogni estate, e la sua Sirenetta di bronzo. Edmondo ogni volta che si immergeva nel mare, lì in Sicilia con Kamir e Arjal rimaneva stupito dalla bellezza di quella donna e sembrava rapito dalle sue movenze estremamente surreali nelle profondità, sembrava una sirena color bronzo…

Jacques interruppe la storia : << Papà vuoi dire che questa Sirenetta di Mondello è la mamma?>>

Edmodo: << No Jaq, la mamma è più bella credimi!!>>

Jacques: << Ma papà mi stavi raccontando della Sirenetta di Mondello, o di te e mamma??>>

Edmondo: << Caro Jaq, la Sirenetta di Mondello è un’opera in bronzo, la mamma è un’opera vivente!! Ogni volta che vedo questa statua penso a mamma quando è in profondità, lì sento di amarla come fosse una sirena che da vent’anni mi viene a trovare sott’acqua, e penso che potrei restare lì per sempre con lei…>>

Jacques basito dalle parole del padre non osò chiedere il perchè non restasse per sempre, conosceva il suo lavoro che lo portava lontano spesso, ma in cuor suo era convinto che loro si sarebbero amati per sempre nelle profondità di un mare blu, di un blu che non esiste più. Continuò a camminare avvicinandosi alla statua donna- pesce gustandosi il suo gelato, si girò verso il padre e disse…

Jaques: << Papà che dici di raggiungere la nostra sirena vivente??>>

Edmodo sorrise guardando la statua e con Jacques si diresse dalla sua Sirena D’A-Mare per sempre…

AK@Style

 

Fonte immagine: ‘Sirenetta che guarda il mare’ [1976 – statua in bronzo di Nino Geraci] ph by Ambra Calamia