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PICCOLE SFUMATURE DI MARE

Il quadro dipinto da Herbert James Draper alla fine del XIX secolo, rappresenta l’istante in cui una ninfa realizza il proprio desiderio di diventare madre. La scena narra di una giovane ninfa, che passeggiando su una spiaggia, trova davanti a sé improvvisamente una splendida conchiglia poggiata su un promontorio roccioso; è ancora chiusa e avvolta dalle alghe. Incuriosita, la ninfa, libera la conchiglia dalle alghe senza pensarci; e non appena tira via una delle alghe, la conchiglia si apre all’istante. All’interno di essa vi è un dono ancora più prezioso, un neonato bellissimo e dolce che dorme tranquillo in quel rifugio perlato.    Allora la ninfa ringrazia il mare e prende in braccio il piccolo.

Ti leggerò mille racconti per cullare i tuoi desideri ogni notte. Storie di bellissime principesse, splendenti sirene e delicate ninfe. La mia voce accompagnerà i tuoi sogni, e la mia fantasia diventerà la tua e viceversa, per portarti in luoghi sconosciuti senza tempo, e narrarti di storie magiche e fantastiche per farti sognare ad occhi aperti.

Ma adesso tu sei reale. Ti sento. Sei qui dentro me. Oggi ti ho portato al mare, dopo tanto tempo. Chissà se hai sentito il rumore delle onde che ci raggiungevano sul bagnasciuga. La prima volta che ti ho sentito scalciare è come se tutte le certezze che possedessi fino ad allora fossero crollate. Come se tutte le cose che fino a quel momento pensavo mi avessero emozionato, fossero nulla in confronto al sentirti dentro di me.     I tuoi movimenti mi accompagnano in tutto quello che faccio. Ti muovi dentro me, come se cercassi le mie mani, la mia voce.

Passo la mano sulla mia pelle, sento i tuoi piccoli calci, i tuoi movimenti, e all’improvviso è come se null’altro avesse più senso per me. Proprio in questo momento mi hai appena dato il buongiorno, forse hai capito che qui si parla di te. Seduta qui sul bagnasciuga guardo il mare, e cerco di immaginare i lineamenti del tuo volto. Chissà che colore avrà la tua pelle, sarà chiara e luminosa come la luna che di notte si specchia sul mare? O avrai pelle scura come tinta dal sole che saprà di sale da giugno a settembre? Chissà come saranno i tuoi capelli, chissà se avranno i riflessi dell’oro, delle dune di sabbia mosse dal vento, o se avranno riflessi castani, come certe sfumature più scure sul dorso di alcune conchiglie. Potrebbero essere neri come il mare di notte, un nero terso dove sprofondare e poi ritornare su. I tuoi capelli potrebbero anche essere rossi come certe spugne marine che popolano i fondali. Chissà se il suono del mare ti culla adesso, chissà se senti le sue onde ballerine che si ritirano e poi ritornano a bagnarmi le punta delle dita. Comincio a pensare ai tuoi occhi. Saranno azzurri, profondi, con le stesse sfumature dell’oceano, verdi come l’acqua marina, o di un marrone intenso come gli scogli? Non vedo l’ora di scoprire i tuoi colori, perché a quel punto saranno unici, come tu sarai unica per me. So già che mi perderò in essi. Gioco con le conchiglie sul bagnasciuga, compongo il tuo nome sulla sabbia, sogno ad occhi aperti il momento in cui potrò portarti con me ad incontrare il mare.

ALC@art

 

Fonte immagine: Opera di Herbert James Draper