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Nautilus House

Il focolare domestico era sempre ai miei occhi una figura retorica, buona per incorniciarvi gli affetti più miti e sereni, ma sorridevo allorquando sentivo dirmi che il fuoco del camino è quasi un amico. (…) Io lascio il mio corpo su quella poltroncina, accanto al fuoco, come vi lascerei un abito, abbandonando alla fiamma la cura di far circolare più caldo il mio sangue e di far battere più rapido il mio cuore. (…) Col sigaro semispento, cogli occhi socchiusi, le molle fuggendovi dalle dita allentate, vedete l’altra parte di voi andar lontano, percorrere vertiginose distanze”

tratto da “Nedda”, Giovanni Verga

 

Una delle sensazioni che da sempre ha accompagnato la vita dell’uomo è proprio quella di sentirsi a casa. Abbandonarsi, chiudere gli occhi e sentirsi protetto, al riparo dal mondo. Ciascuno di noi possiede certamente un’idea di casa, sia appartenente alla sfera materiale che emozionale.

L’esperienza che vogliamo proporvi oggi ha qualcosa di veramente incredibile, chissà se qualcuno di voi ha mai pensato di abitare in una conchiglia!

E’ l’idea che ha avuto una giovane famiglia con due bambini che, stanchi di vivere nella propria casa in città, coltivavano da tempo il sogno di vivere immersi nella natura, avvolti e protetti all’interno delle spire di una conchiglia. La Nautilus House, situata vicino a Città del Messico è stata progettata dall’architetto messicano Javier Senosiain, della società Arquitectura Organica, e rappresenta uno straordinario esempio di Bioarchitettura a forma di mollusco gigante, in completa armonia con la natura che la circonda.

Questa struttura surrealistica è chiamata così per la sua forma originale e sinuosa con mosaici multicolor che ricorda proprio una conchiglia. Al di là della forma, l’intera struttura è stata progettata seguendo le caratteristiche intrinseche del soggetto animale che rappresenta, essa infatti racchiude al suo interno le stanze senza pareti divisorie, dalla più esterna alla più interna, seguendo l’andamento a spirale così come in natura, affinché gli abitanti avessero la sensazione di muoversi da una stanza all’altra come fossero davvero dei fossili o molluschi viventi.

Anche il trattamento delle superfici ricopre un ruolo di particolare rilievo. Oltre al tipico colore rosato, infatti, molte pareti sono incastonate da vetrate colorate da cui passano i raggi del sole donando all’interno delle luci uniche e irripetibili e i pavimenti sono adornati da tanta vegetazione dando l’impressione di vivere all’aperto. L’arredo prende posto seguendo le linee sinuose degli interni, e tra divani a forma di conchiglia e pareti curve intervallati da vetri colorati si inseriscono elementi di design come la tv, la cucina tra bolle, il bagno un luogo di assoluto relax con le pareti rivestite da mosaici che creano vere a proprie atmosfere sottomarine.

Un vero e proprio connubio tra architettura e natura, influenzato certamente dall’Architettura Organica di Gaudì, dai suoi esuberanti motivi decorativi, dalla vivacità nell’uso e nelle forme dei frammenti ceramici e dei vetri colorati, lampi di colore e luce a ricordare gli arcobaleni oceanici di una barriera corallina.

Un’esperienza di architettura organica tutta da vivere, un percorso a spirale che dall’interno dell’abitazione conduce verso l’esterno tramite le scale che fluttuano sulla vegetazione circostante; e che, viceversa, dall’esterno della casa porta verso l’interno, il fulcro della composizione, il focolare domestico, la casa.

E voi? Qual è la vostra idea di casa?

ALK@art

 

Fonte immagine: dekoruma.com