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FRASI D’AMORE PER UNA SIRENA

Tra gli anfratti marini era facile cogliere qualche prezioso…

Kardia, sirena greca figlia della regina Skuma, discepola delle sirene di Taranto, era stata sempre curiosa della terraferma, e amava avvicinarsi di tanto in tanto vicino a qualche grotta o scoglio lungo la costa dello Ionio, seppur non allontanandosi dal golfo dove era cresciuta, in cerca di preziosi, amava collezionarli. Girovagando di qua e di là un giorno si fermò dinanzi l’ingresso di una piccola grotta a filo d’acqua, attratta da un riflesso dorato. Era una bottiglia di vetro bianca con un marchio dorato affisso. La cosa che la incuriosì era che all’interno portava una lettera. Sapeva che una bottiglia sigillata avrebbe dovuto galleggiare e raggiungere la riva, ma era rimasta incastrata tra due piccole rocce. Curiosa, prese la bottiglia e l’aprì ed iniziò a leggere… Una semplice frase su un foglio bianco, siglato con lo stesso marchio dorato.

 “E ti vedo rinascere nella spuma del mare, che prende forma, e la tua forma, mi lascia senza parole come la prima volta che ti ho vista!”

Rimase stupita… una sola frase e si innamorò di un poeta immaginario.

I giorni passarono e lei sempre più impaziente tornò vero la grotta, aveva perlustrato la costa lì vicino in cerca di altre bottiglie trasparenti con il marchio dorato… ma nulla!

Passarono i giorni ma proprio quando si stava rassegnando ritornò con la bella giornata vicino alla grotta, sbirciò dentro e intravide nuovamente il riflesso, vi si fiondò velocemente, ed ecco un’altra bottiglia con il marchio e una lettera. Si appoggiò alla roccia ed iniziò a leggere…

“Il mare ha il suono di infinite sirene che ci parlano di storie fantastiche, che ci ammaliano con il loro canto e ci fanno capire che esiste qualcosa oltre questa realtà. Quel suono di sirene è il suono dei nostri sogni, che ci possono portare al di là di questa terra che spesso ci tiene in trappola perché non vogliamo imparare a volare come gabbiani, vorrei essere un gabbiano per volare a fior d’acqua ed incontrare il tuo canto…”

Kardia sussultò, il poeta misterioso sapeva di loro, sapeva dell’esistenza delle sirene, e lui era innamorato di una di loro, e lei di lui, delle sue magiche frasi!

Un certo istinto le fece pensare che ogni volta che il mare si calmava dopo una brutta tempesta, doveva ritornare alla grotta sperando di trovare altre bottiglie… E così fù!

Tornò in un giorno di calma… si infilò nella grotta, e all’inizio non vide nulla, un riflesso ancora più lontano, si avvicinò notando che man mano che si avvicinava l’acqua si abbassava sempre più, continuò nella ricerca seguendo il bagliore e poi la intravide, la bottiglia era lì, vicino una piccola spiaggia bloccata tra due enormi massi. La prese subito, si adagiò sulla spiaggetta e iniziò a leggere…

“Sorprendimi! Come il mare quando accoglie tra le sue braccia un sole intenso e come quando lo lascia andar via sapendo che prima o poi ritornerà e sarà sempre come la prima volta che ti vidi venirmi incontro, con il tuo odore salmastro, con la tua bellezza surreale marina, la chioma ed il tuo essere donna- pesce, creatura magica, sirena dello Ionio, che strega il cuore, e pulsa così forte come il suono di un’onda che s’infrange. Sorprendimi, amami, qui, protetti tra terra e mare!”

Il suo cuore era impazzito, Kardia sembrava stregata, non voleva più andare via da quella grotta, ed iniziò a guardarsi intorno, notò che in fondo a quella spiaggetta sembrava muoversi un’ombra con dietro una luce fortissima. Di sicuro quella spiaggia portava alla terra ferma… Lì in fondo il suo poeta! Attese il giorno dopo la tempesta, e nuotò veloce verso la grotta… in cerca di nuove parole, di nuove frasi d’Amore, l’alimento del suo cuore. Entrò subito, per trovare una nuova bottiglia. E lì vicino la riva lo vide, un uomo in camicia bianca, imponente nella sua bellezza che stava sigillando una bottiglia. Si nascose dietro una roccia… ma una voce la chiamò: <<Ti ho vista, non sei un miraggio, se qui, mostrati, svelati, e se non sei sogno, amami, sia nei giorni di sole, che nei giorni di tempesta>>.

Kardia spaventata da quella voce, rimase nascosta nell’attesa che lui andasse, per prendere la bottiglia e leggere l’ennesima frase d’Amore. Attese e vide che lui non accennava ad andarsene! Si stava facendo tardi, ed iniziò ad avere paura vedendo il mare agitarsi e se ne andò. Tornò dopo l’ennesima giornata di piatta, entrò nella grotta assicurandosi di non farsi vedere e di trovare una bottiglia, e la vide incastrata in alto sulla spiaggia… Come poteva fare per raggiungerla con le sole forze delle braccia??? Vi riuscì aprì la bottiglia per leggere il messaggio. Srotolò la lettera e vide scritta una frase incompleta…

“Un giorno terra e mare si uniranno, e saranno uguali i giorni di sole e i giorni di tempesta, per trovarti, per trovarmi, per trovarci!”

Ritornò svariate volte ma del suo poeta e delle sue bottiglie più nulla… Disperata capì che la grotta doveva essere perlustrata nei giorni di tempesta… E così tra le onde in tempesta, nella grotta c’era lui, che l’aspettava, lì divenne il loro riparo… Kardia comprese la natura di quelle frasi d‘Amore, perché l’Amore che resiste è fatto di tutte le sfumature del tempo, e nelle giornate di sole, e nelle giornate di tempesta!

A.C@Style

 

Fonte immagine: Message in a bottle di Gretel Lusky