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Fashion Dark Side:
Alexander McQueen

Curiosando negli archivi dei grandi designer della moda, ci colpisce da subito l’universo stilistico di uno dei più grandi nomi della moda internazionale, Alexander McQueen. Il brand inglese fino al 2010 è stato guidato dall’omonimo celebre designer londinese, da sempre riconosciuto per una creatività visionaria, legata a un immaginario gotico, spesso sfociato in fetish show, spettacolarizzazione e grande soirèe. Una cifra stilistica insolita ma che per qualche verso riporta in auge un estro assolutamente geniale e pungente. La nostra attenzione, in questo momento viene però catturata dall’erede del grande patrimonio artistico di McQueen, la stilista inglese che prenderà le redini della direzione creativa del brand, Sarah Burton. Un’eredità difficile da sostenere ma che viene brillantemente portata avanti grazie alla forte sintonia creativa della Burton con il suo predecessore.Un altro dark side della moda, come un perfetto e magico fil rouge con Alexander McQueen che lascia senza fiato e ci conduce in atmosfere magiche e ipnotizzanti. Andiamo indietro allora di un paio di anni e riscopriamo una delle sfaccettature dell’immaginario McQueen firmato Sarah Burton: la collezione Primavera/Estate 2012, ispirata alla vita sottomarina, che consacrerà definitivamente la stilista inglese come la migliore erede della casa di moda inglese.

Straordinaria è la capacità della designer di suscitare da sempre meraviglia per la maestria, per la suprema abilità di esecuzione e per la continuità naturale con la visione originaria del brand. Il tocco totalmente personale: vestire di eleganza delicata e implacabile, il dark side della moda internazionale. Quasi impossibile da credere, una dicotomia assoluta che è puro esercizio di stile e che conferisce un fascino assoluto all’ispirazione della collezione, il mare.

Una collezione che mescola forme e toni decadenti con un pizzico di feticismo, uno spettacolo assoluto di abiti in forme scultoree e colori intensi, una rappresentazione shock ma raffinata allo stesso tempo. Sarà il mare infatti il motivo dominante della linea dove strane creature lucenti di riflessi perlescenti, ondulanti e flessuose come alghe dei fondali oceanici si presentano ai nostri occhi come ieratiche divinità dal volto misteriosamente celato da inquietanti maschere di pizzo. Silhouette sinuose e sensuali, près-du-corps, abiti sirena fittamente plissettati che si aprono a corolla con busto arricchito da torchon di tessuto portati con alti bustier. E ancora, abiti pouf a vita impero completamente costruiti da nastri ondulati che racchiudono minuscole perle di fiume e infine abiti lunghi con strascico interamente ricamati in canottiglie argento e cappe in tulle brodé su abiti da sera con strati di tulle ricamato. I colori prevalenti: avorio, oro, rosa conchiglia, corallo, nudo, viola e nero. Tonalità che prendono forma su superfici di chiffon, organza, pelle e tulle finemente elaborati con coralli, cristalli, perle e paillettes. Must have che lascia senza fiato, la mantella tempestata di perle, assoluto capolavoro di stile che conferisce alla Burton il ruolo di perfetta interprete dello stile, firmato Alexander McQueen.

 

Buon lavoro Sarah!

ClarKinstyle

 

Fonte immagine: qqtdd.com