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HULDRA: FAVOLA DI NATALE TRA I FIORDI

Mi parlarono di Huldra nel Natale 1998, allora ero poco più di un ragazzetto… Mia zia era solita accendere il camino e dopo il gran pranzo fatto ogni anno da lei, si accoccolava sul tappeto con noi vicino al fuoco e raccontava favole di Natale. Quel 25 rimasi suggestionato dalla storia di una Troll della Scandinavia. Huldra’s Nymphs è una creatura dalle vesti bianche con coda di mucca, una troll che si nascondeva tra gli alberi, uno spirito dell’albero che per un sortilegio rimase incastrata in un lago che si era ghiacciato… Ricercando la storia, molte sono state le interpretazioni, c’è chi parla di un boscaiolo chi invece di un pescatore che sciolse l’incantesimo con dolcezza e amore e la trasformò nella famosa Ninfa dell’Acqua del folklore scandinavo. La sua leggenda era un racconto mitologico che le anziane narravano ai piccoli intorno al focolare nelle feste natalizie, ma la fantasia e ricordi immaginari sfocati, mi portano ad una fiaba natalizia un po’ più surreale ambientata tra i Fiordi Norvegesi…

Fu un Natale molto freddo, ma Jendal capitano della nave da pesca ‘Seashell’, doveva comunque ottenere un buon quantitativo del raro pesce scandinavo halibut da rivendere al mercato di Bergen. Decise di addentrarsi fino a Trolltunga, da dove si vede l’incredibile trampolino di roccia a picco sui fiordi e il cui nome significa “lingua di troll”. Il suo carattere schivo celava un’ intraprendenza che solo in nave sapeva far uscir fuori… E quella notte confidando in una lieve nevicata notturna volle arrivare fin lì. La notte iniziò una bufera di neve… L’indomani basito si accorse che tutto intorno a sé si era ghiacciato, la nave bloccata, come incastrata, il freddo inconsueto aveva gelato l’acqua in una coltre spessa di ghiaccio. Pura magia o la natura vendicativa dell’oltraggio umano. Il capitano Jendal allora per salvaguardare la vita del suo equipaggio decise di scendere in cerca di viveri e di legna per poter riscaldare le stive, nell’attesa di riprendere la navigazione. Lui e due del suo equipaggio riuscirono a raggiungere la costa camminando sul ghiaccio, e si immersero tra i boschi ghiacciati ed incantati. Il freddo era intenso solo qualche dolcetto preparato dalla madre nel suo fagotto. Il vento gelido sembrava come gridolini lievi tra i tronchi degli alberi. Come rapito iniziò a seguire quei suoni che diventavano sempre più delicati e nitidi. Arrivarono ad un laghetto ghiacciato. Un membro dell’equipaggio si ricordò che in quelle zone esisteva una leggenda che parlava dello spirito dell’acqua, Huldra. Essa dimorava nei pressi di quel lago ed ogni anno restava incastrata per magia della natura. Incuriosito si mise a cercarla e quel vento cantato lo condusse da lei. Danzava ridendo sotto al ghiaccio, e tra segni di allegria e saluti festosi gli fece cenno che aveva fame. Jendal, da bravo cavaliere salva donne, si prodigò con l’accetta della legna a rompere il ghiaccio. Ma nulla! Il lago era indistruttibile! Dopo diversi tentativi appoggiò uno dei suoi dolcetti in direzione della bocca di Huldra, ma prima la baciò attraverso la lastra di ghiaccio. La dolcezza e l’amore ruppero l’incantesimo e si creò un buchetto piccolissimo. Malgrado quel sottilissimo foro, uscì una piccolissima mano che afferrò il dono per poi sparire. Come per magia le nubi si dissolsero e l’equipaggio riuscì a riprendere il largo, a far pescato e a tornare a casa dalle rispettive famiglie. Da allora Jendal, alla vigilia di Natale, portò un piccolo dono alla sua donna mitologica Huldra, per ringraziarla del pescato che ogni anno fu abbondante. Un anno decise di non tornare più casa e di ghiacciarsi con lei, in segno di infinita devozione alla Ninfa dell’Acqua.

Da quel giorno la gente dei Paesi del Nord Europa è solita portare per Natale, dolci piccolissimi, anelli sottilissimi, ciondoli mignon in onore di quella dolcezza simbolo che non fa grande il regalo in sé, ma il gesto d’amore che ci fa stringere più affettuosamente in questo periodo dell’anno.. Quei simboli come gesti, più che doni che ci si scambia per Natale!

 

KAntoStory

 

Fonte immagine: VIA Dribbble by Aleks Kustov