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CEASG E LE LACRIME DI VETRO

La nostra storia marina s’ ispira alla leggenda popolare del VI sec. d. C. che risuona dalle spiagge di vetrini blu e verdi nella bellissima isola di Iona, in Scozia.
In quel tempo padre Fergus decise di praticare la sua missione di monaco nel luogo sacro adiacente al mare, nella costa occidentale dell’isola. Amava il mare e la terra in eguale maniera, ma era particolarmente legato alla fauna marina, teneva un diario aggiornato delle specie nuove che incontrava nelle sue piccole nuotate pomeridiane. Dopo poco tempo, avendo finito di sistemare il luogo di culto affidatagli, un giorno uscendo da lì, decise di incamminarsi verso una spiaggetta più lontana, voleva scoprire zone nuove per ampliare le sue ricerche. Più si avvicinava alla seconda baia a sud ovest, più rimaneva colpito da riflessi brillanti smeraldi. Non comprendeva se fossero piante che abbellivano la spiaggia o riflessi lucenti del mare smeraldo che bagnava la battigia. Non appena arrivato rimase stupito dalla presenza copiosa di vetrini blu e verdi che caratterizzavano la ghiaia della spiaggia. Una voce acquatica lo raggiunse da dietro uno scoglio. << Sono Ceasg, la sirena salmonata di Iona, e se vorrai ti farò innamorare di me e del mio mondo… >>. Padre Fergus non capiva da dove venisse quella voce e decise di buttarsi per raggiungere uno scoglio non lontano da cui ebbe sentito la voce. Imbattutosi in Ceasg, una sirena-salmone, incuriosito dalla voglia di conoscere e studiare le sue caratteristiche antropomorfe marine, con voce pacifica e cordiale la invitò a raggiungerlo in riva. Le disse che le avrebbe costruito una vasca nelle stanze attigue alla sua dimora, che sarebbe stata colma di acqua salmastra, che avrebbe pescato per lei molluschi ed alghe così da permettergli di poter studiare il suo caso e scrivere scientificamente su di lei. La leggenda vuole che sirene condannate a vivere sulla terra vivono perpetuamente infelici e combattute con sé stesse ed è quello che accadde anche a Ceasg. Passarono i giorni in cui venne coccolata, nutrita, pulita, descritta, visitata e tutto ciò che un uomo di cuore come padre Fergus potesse fare.
Ma, Ceasg se ne innamorò, e pregava con lui affinché Dio le concedesse un’anima e la forza di lasciare il mare. Nonostante la sincerità del suo desiderio e il suo amore per il monaco, la sirena fu incapace di rinunciare al mare, e iniziò a scongiurare padre Fergus per riportarla in riva, in cambio della libertà, avrebbe esaudito tre desideri. Per ricompensarlo della libertà gli promise più abbondanza di pesce, tempo sereno per tre stagioni dell’anno e per tutti gli anni che avrebbe vissuto, e la bellezza eterna della spiaggia vicino la casa. Padre Fergus a suo malincuore, se pur non avendo ultimato gli studi sul fenomeno naturale donna-salmone, decise di riportarla in riva. Ceasg, esaudì quei tre desideri e con la sofferenza nel cuore e negli occhi, ad ogni pinnata che la allontanavano dalla spiaggia, piangeva lacrime di vetro blu e verde. Ogni marea riporta in riva quei vetrini verdi e blu, che gli abitanti nei secoli successivi chiamarono Lacrime di Sirena, il cui connubio cromatico rendono la spiaggia color smeraldo, e per tanti anni, non si assistette alla stagione invernale, a rotazione per 70 anni ci fu la primavera, l’estate e l’autunno. Solo alla morte di padre Fergus stranamente sull’isola tornò l’inverno e le lacrime del cielo si ricongiunsero con le lacrime di vetri marini, in un abbraccio tra cielo e mare che solo l’inverno sa dare.

A.C.@Style

 

Fonte immagine: mermaid_mosaic_by_littlebirdren via DeviantArt