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AMOR VINCIT OMNIA -VALENTINO 2015

Nel mese che celebra l’Amore, anche noi vogliamo rendergli tributo con una collezione che profuma d’amore e di passione…e che si divide tra quello platonico e quello carnale. Una sfilata quella di Valentino che ha reso omaggio qualche anno fa attraverso l’alta sartoria, al più puro dei sentimenti. Sontuosità e opulenza raccontano con colori, frasi e tessuti la storia dell’ “Amore che vince su tutto”. E come sempre è Parigi lo scenario dell’Haute Couture di Valentino dove l’allora duo creativo composto da Maria Grazia Chiuri e PierPaolo Piccioli ha presentato in 47 uscite, abiti che sanno di arte, storia e musica e che tramandano le avversità di un sentimento che si coltiva tra i contrasti più forti. Filo conduttore del lussuoso viaggio di amore e moda è Marc Chagall, il pittore russo-francese che celebrò con tanto colore e magia i sentimenti. Le sue opere sono citate una per una svelando un’ispirazione estetica che guarda alle tradizioni della Russia ma con alcune poetiche eccezioni, dedicate invece a celebri versi letterari o musicali come “La canzone dell’amore perduto” di De Andrè che ispira i petali appassiti dipinti e ricamati e i versi di Dante per Paolo e Francesca riprodotti in filo d’oro sull’abito di organza (3500 ore di lavoro). Le parole di Pasolini, di Prévert e di Apollinaire ma anche quelle della canzone “Avrò cura di te” di Battiato, diventano i particolari decori di abiti speciali. Una passerella, ricca di lavorazioni e invenzioni e che inizia presentando l’Ange noir, un lungo abito di velluto color notte con un bustino a forma di ali. Seguono quelli ispirati a Chagall e alla Russia, il rosso granato della mussola a nido d’ape, il gilet in lino, il montone rifilato d’oro e nervature preziose, lavorazioni riprodotte da antichi documenti del Tagikistan e dell’Uzbekistan. E poi ancora i fiori dei quadri di Chagall, uno tra tutti “La Passeggiata”, uno dei più famosi, dove il pittore tiene per mano la moglie Bella che vola sorridente e che ha ispirato un completo pantaloni in tela di lino ricamato con fili e perle. Garze, mussole, velluto e perfino maglia metallica, abiti fatti a strati, corsetti portati all’esterno, gilet su abiti lievi: la silhouette è allungata e il segno della vita resta alto, i colori di Chagall, il rosso, il verde, il blu acceso, danno forza a questa donna angelo che dovrebbe condurre alla salvezza.
Sono 500 mila i punti occorsi per fare il merletto di un abito con giacca in color corda e fiorito di rosso che si ispira al “Giorno di festa a Lezna” ma che soprattutto è il pizzo più prezioso mai realizzato nella storia della haute couture Valentino. E proprio con l’immaginario della grande casa di moda vogliamo concludere, riportando la celebre frase di Virgilio che ha chiuso la sfilata e che meglio esprime l’essenza stessa del sentimento universale: “Amor Vincit Omnia”.

ClarKinstyle

 

Fonte immagine: via ElectroMode (IMG)