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Sotto il vestito l’Oceano, Capucci

Sono passati sessantacinque anni da quella sfilata di cinque abiti nel parco della villa del marchese Giovanni Battista Giorgini a Firenze, quando il mondo della moda e della stampa internazionale conobbero per la prima volta il genio e la creatività di quello che sarebbe diventato da lì a poco il grande maestro dell’Alta moda italiana, Roberto Capucci. Noto per uno stile scultoreo e sperimentale che sembra prescindere dal tempo e dalle mode, l’artista romano si contraddistingue  per la propria ricerca formale tesa a esaltare l’abito come irripetibile opera creativa. Nato nel 1930 a Roma, dimostra una forte passione per l’arte e la scultura barocca da cui attingerà con esercizio di stile per trasformare le sue creazioni in vere e proprie “opere d’arte”. La solida formazione artistica acquisita in Accademia studiando con i più grandi, come Mazzacurati, Avenali e Libero de Libero ha perfezionato la sua dote innata di saper plasmare gli abiti attraverso la materia. D’altronde, Capucci è passato alla storia come il sarto-stilista, colui che non ha mai fatto Moda ma che ha prestato l’Arte alla Moda. E lo ha più volte dimostrato, trasformando i colori, le forme e i profumi della natura in vibrazioni materiche. AbitiSculture create utilizzando tessuti rari e preziosi, febbrilmente cercati per tutta l’Europa. Nel prediligere l’uso della seta – materiale che gli appare come qualcosa di più che pura materia da plasmare – apprenderà le tecniche del plissé, a partire da quella degli Egizi che gli consentirà di realizzare volumi “autoportanti” e di dare movimento alle superfici, amplificando al tempo stesso anche la “portanza” del colore, dei toni, delle sfumature e delle nuances, esaltate dalla rifrazione del raggio luminoso tra le pieghe del tessuto.

La ricerca del Maestro inizia così a incentrarsi sul tema delle sovrapposizioni di vari elementi: basti osservare l’abito ‘Nove gonne’ del 1956, in taffetà di seta rossa circondato da nove gonne concentriche e la collezione ‘Sovrapposizioni’ del 1959. Ma sarà a metà degli anni ’60, che Roberto Capucci inizierà a vestire Silvana Mangano,la donna che ben presto diventerà sua musa oltre che sua grande amica. Conosciuta tramite Pier Paolo Pasolini nel ’68, la Mangano rappresenterà l’inizio di una nuova produzione sperimentale. Nasce così l’abbinamento tra materiali poveri e ricchi con le contrapposizioni di tessuti leggerissimi, morbidi e impalpabili,  il crêpe georgette e i pesanti sassi, il bambù o la paglia intrecciata. Prende vita da lì l’abito ‘Teorema‘, un abito-tunica in georgette, con applicazioni di cordoni sullo scollo, sul giromanica e alla vita.

Creatività, ricerca e meticolosità, queste le tre principali caratteristiche dell’indiscusso Maestro  Capucci, infatti, prepara ancor oggi per ogni abito fino a 1200 bozzetti, utilizzando fino a 180 metri di tessuto ed esigendo circa 1000 ore di lavoro per realizzare cuciture invisibili e ricami eseguiti con materiali insoliti come pietruzze di fiume o piccole conchiglie, avvalendosi di infinite sfumature di colore (fino a 172).

I suoi modelli d’altronde sono scultura pura, ne è un perfetto esempio ‘Oceano‘, opera realizzata mediante la sovrapposizione di ventisette gradazioni di blu, a interpretare il tema della manifestazione: L’Oceano, il futuro dei Mari”, esposta nel 1998 all’Expo di Lisbona. Per completarla sono stati necessari cinque mesi di lavoro, 1200 pezzetti di plissé tagliati e applicati a mano uno per uno. Un rigore e una precisione che raggiungono l’eccellenza, una perfezione che troverà ammirazione anche in Christian Dior che lo definirà “il miglior creatore di moda italiana”. Non ci deve stupire infatti, che Roberto Capucci, ancora oggi, all’età di 85 anni disegna tutti i giorni e tutto il giorno, alla ricerca costante di quella sublime armonia da cui prenderà vita il suo Oceano di arte e creatività.

[perchè come la vita spesso ci insegna: l’amore vero, quello viscerale, puro e profondo è qualcosa che hai “cucito addosso”, che non ti lascia e ti rende vivo finchè lo alimenti].

Buon Lavoro Maestro Capucci.

ClarKinstyle

 

Fonte immagine: trendhaunted