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Fantasie tra gli alberi

“Cosimo salì fino alla forcella d’un grosso ramo dove poteva stare comodo, e si sedette lì, a gambe penzoloni, a braccia incrociate con le mani sotto le ascelle, la testa insaccata nelle spalle, il tricorno calcato sulla fronte. Nostro padre si sporse dal davanzale. – Quando sarai stanco di star lì cambierai idea! – gli gridò. – Non cambierò mai idea, – fece mio fratello, dal ramo. – Ti farò vedere io, appena scendi! – E io non scenderò più! E mantenne la parola.”

Tratto da “Il barone Rampante” di Italo Calvino

Cosimo di Rondò ha dodici anni quando, per protesta contro una cena a base di lumache, sale sopra un albero e si rifiuta di scendere. Il fratello minore Biagio ci racconta la storia di come Cosimo non cambiò più idea, inseguendo fra i rami la libertà, l’amore, se stesso.

Alzi la mano chi da piccolo non ha mai fantasticato di una casa sull’albero! Credo che tra i ricordi più belli della mia infanzia vi sia proprio quello di costruire insieme a mio fratello una casa in altura. Accadeva ogni estate, subito dopo il trasferimento in campagna, che su quel robusto tronco di mandorlo prendeva forma il nostro rifugio. Non che riuscissimo ad ottenere costruzioni grandi, giusto lo spazio per accogliere due bimbi desiderosi di un rifugio personale. Ad un metro da terra galleggiavamo entusiasti, come sospesi tra i rami robusti e fitti di quell’albero amico che sembrava giocare con noi. Quelle tavole di legno assemblate con tutta la nostra forza e qualche nodo, non erano solo la nostra casa sull’albero, bensì un castello, una nave, capace quasi di sfidare anche le nuvole!!!

Da piccoli eravamo affascinati dall’idea di una casa sull’albero…

Esistono casi in cui la realtà supera la fantasia di un adolescente!

E’ il caso del Redwood Treehouse, un incredibile ristorante sull’albero che si trova a Warkworthin in Nuova Zelanda. A 12 metri di altezza svettano maestosi alcuni “gusci” lignei, aggrappati su sequoie secolari ed altissime. La sua caratteristica forma organica e affusolata è ispirata alle crisalidi e alle conchiglie marine e di notte risplende come una lanterna tra le foglie. Architetture sostenibili, create con elementi modulari in pioppo, che ospitano un ristorante raggiungibile da una passerella lunga 60 metri sospesa nell’aria.

La forma rimanda subito ad una conchiglia, una stilizzazione suggestiva realizzata completamente in legno dallo studio di architettura Pacific Environments Architects. La forma in pianta del ristorante somiglia a una conchiglia le cui estremità generano spirali verso il centro. L’albero su cui poggia è situato a nord di Auckland, alto 40 m e possiede un diametro di più di 1,7m. Costruito in soli 66 giorni, le strutture hanno interni estremamente suggestivi e, grazie ad alcune coperture termiche, sono fruibili e godibili a qualunque condizione atmosferica. Durante il giorno, grazie alle fessure longitudinali, la luce attraversa la struttura illuminandolo totalmente con la luce naturale, mentre di notte l’effetto che il Treehouse regala è suggestivo e magico.

Una magica atmosfera tra gli alberi…

ALK@art

Fonte immagine: www.totaldesign.it